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Nasce in provincia di Latina il Fare Insieme. Ma è già nazionale

Fare Latina

L'ispiratrice Annalisa Muzio mette insieme vari centri del territorio partendo dalla sua città ma già partecipa Patrizia Bisinella, ex senatrice veronese

La strategia di Fare Latina sembra il gioco dei puntini de La Settimana Enigmistica. L’obiettivo è quello di unire i centri della provincia pontina, tant’è che Annalisa Muzio, ispiratrice e fondatrice del movimento civico di ispirazione di centrodestra, non ha mai nascosto le sue mire e ambizioni, cercando di andare anche oltre i ristretti confini provinciali. Forse non è un caso che Annalisa Muzio, assessore all’urbanistica al Comune di Latina, sin da quando si è seduta in consiglio comunale in questo capoluogo che conta 130mila abitanti e un’area più estesa di quella di Napoli, ha puntato a palcoscenici di ampio respiro, come far concorrere la sua città a Capitale della cultura italiana 2026. E così non è un caso che al battesimo di Fare Insieme, che trae origine appunto da Fare Latina, partecipino sì i rappresentanti dei centri di Cori, Sabaudia, San Felice Circeo, Sermoneta e Aprilia, ma anche la già senatrice Patrizia Bisinella, moglie dell’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, che nel 2015 fondò il partito ‘Fare!’, movimento che oggi conta esponenti nell’assise scaligera.

Altro che presentazione del movimento civico Fare Insieme come faro provinciale nel territorio pontino, “questo movimento è un ponte di collegamento con Verona” sottolinea a più riprese Patrizia Bisinella, collegata in video dalla sua città. Non solo, il movimento civico extralarge ha ricevuto anche il saluto del sindaco di Latina Matilde Celentano, che evidentemente guarda ai civici anche come alternativa ai partiti tradizionali. Ma la strategia di Annalisa Muzio, prima ancora di fare eventualmente il grande salto col suo movimento, è puntare a una solida rete in casa propria: al tavolo di Fare Insieme c’era il fido scudiero Roberto Stabellini, vicepresidente di Fare Latina, Mimmo D’Amico, presidente di Scegli Sabaudia (che nella città delle dune conta un assessore e due consigliere comunali), Franco Locicero di Aprilia, che tiene vivo il movimento de L’altra faccia della politica con la presenza di un consigliere nell’assise cittadina, Emanuele Vari, esponente di Cori, Lina Mammaro di Sermoneta e Marco Fiorini a rappresentare San Felice Circeo.

“Lo avevamo detto il 27 dicembre quando avevamo presentato su carta i nostri punti fondamentali. Ora siamo pronti all’azione, mettendo in rete i movimenti civici provinciali e portando avanti le istanze dei cittadini e le ambizioni di chi ha volontà di valorizzare il territorio” ha esordito Roberto Stabellini, oggi figura di coordinatore provinciale in pectore.

Sgomberiamo il campo dagli equivoci: non c’è contrapposizione tra il movimentismo, il civismo e il dialogo con i partiti politici. Noi prima di fare delle critiche, facciamo delle proposte e dialoghiamo sempre con tutti in nome del bene dei cittadini e dei territori” specifica Annalisa Muzio nel suo intervento. Quindi, sì un’alternativa ai partiti ma anche un completamento degli stessi, forse un po’ troppo lenti rispetto a concretizzare azioni che portino poi a risultati concreti nel breve e medio termine. Certo, c’è una larga fetta di elettorato da attrarre a destra, oggi cristallizzato in FdI e Lega, nel centro (Fi, Udc, Azione e Italia Viva) e anche a sinistra (Pd), disorientato da una politica ad andamento lento.

Dopo tante chiacchiere della politica, oggi è forse nato a livello nazionale il movimento del Fare?

26 Febbraio
Autore
Gian Luca Campagna

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