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La difesa di Lamorgese alla Camera e la chiusura di un capitolo

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La ministra si è faticosamente difesa alla camera, e probabilmente tutti dimenticheremo gli scontri di Roma

La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha parlato nel corso dell’informativa alla Camera dei Deputati in merito agli avvenimenti del 9 ottobre nel corso della manifestazione No Green Pass a Roma.
La Ministra è stata ripetutamente accusata di inadeguatezza, soprattutto dalle destre di Salvini e Meloni. Quest’ultima ha addirittura richiamato la “Strategia della tensione”, insinuando il fatto che sia stato proprio il governo a volere i disordini operati dai fascisti di Forza Nuova.

La Lamorgese ha respinto “L’inquietante retroscena” degli eventuali agenti infiltrati tra i manifestanti per creare disordini, ma ha confermato che nella scena erano presenti agenti in borghese della Digos, che avevano “Compiti di osservazione, monitoraggio e mediazione con i manifestanti”, come usuale che avvenga. È diventata virale l’espressione usata dalla ministra, secondo la quale “L’agente in borghese stava verificando che la forza ondulatoria esercitata su un mezzo della Polizia dai manifestanti non causasse il ribaltamento del veicolo.

Il capo del Viminale ha proseguito parlando dei fatti di Roma come di evento “Più gravemente critico contro il Green Pass, con evidenti criticità che, occorre riconoscerlo, hanno contrassegnato la gestione dell'ordine pubblico di quelle ore”. Nel suo discorso ha poi tirato in ballo per la prima volta elementi della “Sinistra antagonista e anarchica”, che secondo la ricostruzione era presente agli scontri di Roma insieme alla destra radicale.

Gli errori del Ministro dell’interno sono ormai confermati, ma ciò non giustifica un atteggiamento pseudo complottista nei confronti del governo. Giorgia Meloni parla di "Strategia della tensione” senza alcuna prova, e non al bar o a cena con gli amici, lo fa consapevolmente ai suoi elettori compiendo un atto che in un paese civile sarebbe di una gravità inaudita, ma che passerà nel dimenticatoio appena le acque, mosse dalle elezioni amministrative, si saranno calmate. 

Questa vicenda testimonia il crollo del livello del linguaggio politico degli ultimi anni, dove il populismo ha fagocitato qualsiasi sprazzo di pensiero critico e dove “politichese” è diventato un insulto. La necessità è di una presa di responsabilità da parte di forze politiche che hanno in mano il futuro del paese, destinate probabilmente a governare nella prossima legislatura. Se la ministra Lamorgese è incompetente, o addirittura ha ordito il complotto per svantaggiare le destre e rinforzare il governo, a deciderlo saranno rispettivamente il Governo e la Magistratura, ma nel momento in cui succederà, nessuno se ne curerà, perchè?

Perchè il capitolo amministrative è chiuso, e alla sinistra non interesserà più fare le pulci alla destra per cercare fascisti, come alla destra non servirà più attaccare compulsivamente le azioni della Ministra. Quindi via al prossimo obiettivo nelle prossime elezioni. Obiettivo che, attenzione, potrebbe essere sempre Lamorgese ma sul fronte immigrazione. 

2 anni fa
Foto: facebook
Autore
Emanuele Di Casola

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