Quando le votazioni vanno in bianco

A breve, alle ore 11, quarta votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, ma si preannuncia un'altra giornata con trionfo di schede bianche, in nome di trattative e tatticismi ad oltranza.

Una posizione, quella di attesa, condivisa sia dal centrodestra che dal centrosinistra, divisi ancora dal nome. "Ci prendiamo un'altra giornata perché voglio allargare il campo del centrodestra e trovare un nome di altro profilo istituzionale": Matteo Salvini avrebbe così spiegato la scelta di astenersi oggi alla quarta votazione spiegando che lavorerà altre 24 ore per trovare un candidato di spessore di area culturare di centrodestra per poi poter aprire la trattativa con il centrosinistra.

Pd, M5S e Leu opteranno per la scheda bianca anche nella quarta votazione per il Quirinale. "Mi auguro che in queste ore prevalga tra le forze politiche il dialogo, e non la contrapposizione, nella decisiva scelta del Presidente della Repubblica. Prevalga, cioè, quel metodo ricercato con grande coerenza e caparbietà da Enrico Letta, che ha condotto e sta conducendo egregiamente il partito in questo difficile passaggio" così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, in un post su Facebook.

''Oggi alla quarta votazione per il Colle il centrodestra non presenterà scheda bianca, ci asteniamo...'' ha detto Luigi Brugnaro, fondatore di Coraggio Italia, al termine del vertice di centrodestra. Possibilista, invece, il leader di Nci Maurizio Lupi al termine del vertice di centrodestra: “L’astensione del centrodestra è un modo per chiudere oggi questa situazione, infatti abbiamo chiesto doppia votazione”. 

Restano caldi i nomi dell'attuale premier Mario Draghi, non gradito nè a Lega nè ai grillini, e un clamoroso bis di Mattarella, che però ha fatto sapere di non essere interessato a proseguire il cammino al Quirinale. 

Staremo a vedere se ci sarà la fumata bianca o il trionfo delle scehde bianche.