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La sinistra attacca, la destra s'indigna e la Meloni lavora

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A Bologna i collettivi sfilano con il manichino della premier a testa in giù, i ministri chiedono la condanna, lei guarda alla scuola

I collettivi di sinistra sfilano per le strade di Bologna e appare un manichino di Giorgia Meloni a testa all'in giù.

E si innesca una polemica infinita. "Il manichino di Giorgia Meloni impiccato a testa in giù in piazza a Bologna è un pericoloso e inaccettabile segnale di violenza. Nessuno, nemmeno chi siede nelle aule istituzionali e ha fomentato odio contro la destra per raccattare qualche voto, può esimersi dall’indignarsi. Oggi prendono di mira il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma in questa spirale domani potrebbe accadere a chiunque altro. Adesso Pd, sinistra e M5s, si degnino almeno di condannare questa vergogna". Lo dichiara il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli.

“Molto grave quanto avvenuto oggi a Bologna, dove esponenti dei collettivi della sinistra hanno sfilato in corteo con un manichino raffigurante il presidente Meloni esposto a testa in giù. Ci auguriamo che gli autori di questo vergognoso atto intimidatorio siano individuati e soprattutto ci aspettiamo una netta e inequivocabile condanna da parte di tutte le forze politiche, sinistra in primis. Solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. Lo dichiara il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

 

Tutti s'indignano, le scuse non arrivano e la premier? Lavora. "Registriamo con piena soddisfazione la firma dell'accordo per il rinnovo del contratto della scuola tra i sindacati e il Ministero dell'Istruzione. Si sblocca così una vicenda di grande interesse pubblico, che coinvolge circa 1,2 milioni di persone, delle quali 850.000 docenti". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"È un risultato importante, frutto dello spirito di collaborazione avviato dal Governo con le parti sociali e che ci auguriamo possa raggiungere in futuro ulteriori importanti obiettivi. L'accordo -aggiunge- comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del Governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell'istruzione dei giovani, essenziale per una Nazione avanzata che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza".

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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