Gli immobili salgono ma Milano non è a rischio bolla
Quanto evidenzia lo studio Ubs Global Real Estate Bubble Index, che ha analizzato i prezzi degli immobili residenziali in 25 grandi città del mondo
I prezzi degli immobili hanno iniziato a salire ma a Milano il mercato non è a rischio bolla. E' quanto evidenzia lo studio Ubs Global Real Estate Bubble Index, che ha analizzato i prezzi degli immobili residenziali in 25 grandi città del mondo. La crescita dei prezzi immobiliari residenziali nominali nelle città analizzate ha subito un’accelerazione di quasi il 10% rispetto alla media da metà 2021 a metà 2022, il maggior tasso di crescita annuo dal 2007, rileva lo studio. In effetti, tutte le città a eccezione di tre - Parigi, Hong Kong e Stoccolma - hanno visto aumentare i prezzi dei loro immobili residenziali.
Toronto e Francoforte sono in cima all’indice di quest’anno, con entrambi i mercati che lasciano presagire bolle del prezzo. Rischi elevati sono evidenziati anche a Zurigo, Monaco, Hong Kong, Vancouver, Amsterdam, Tel Aviv e Tokyo. Sao Paulo - un’aggiunta all’indice di quest’anno - presenta valutazioni eque, parimenti a Milano e Varsavia. Nonostante un anno solido, anche il mercato immobiliare di Dubai si muove su un territorio fair value.
“I prezzi degli immobili residenziali nelle principali piazze finanziarie globali - evidenzia Paolo Federici, market head di Ubs Gwm in Italia - hanno continuato a salire fino all’inizio di quest’anno ma si intravede un possibile rallentamento in un contesto di tassi di interesse in salita". Aggiunge Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di Ubs Gwm per l’Italia: “Per via dello spread rispetto al Bund, L’Italia non ha beneficiato delle politiche monetarie espansive dell’ultimo decennio. Per questo le valutazioni degli immobili sono rimaste ancorate ai fondamentali e Milano risulta tra le città globali meglio posizionate”.
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