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Polemiche sul voto contrario dell'Italia alle comunità Lgbt+

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Botta e risposta tra i vari schieramenti sulla Dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbt+

"Solo rabbia e vergogna per questo governo oscurantista che con una mano dà e con l’altra toglie. Il voto contrario in Ue sulla proposta di una Dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbt+ dimostra tutta la piccolezza di un esecutivo che ogni giorno di più dimostra di non essere all’altezza del suo compito", E' quanto afferma in una nota la candidata del MoVimento 5 stelle alle Elezioni europee nella Circoscrizione Isole Cinzia Pilo.

"Il voto contrario dell’Italia -sottolinea- non solo ci riporta a un passato che vorremmo dimenticare ma ci pone allo stesso livello dei Paesi più retrogradi come l’Ungheria del loro amico Orbàn dimostrando una volta di più che idea hanno dei diritti civili".

“I diritti vanno difesi ogni giorno, e per questo il prossimo 28 maggio a Sassari, insieme alla Presidente Alessandra Todde, alla giornalista Susi Ronchi e al presidente del Movimento omosessuali Sardi Massimo Mele, ci incontreremo per ribadire il nostro impegno e tenere alta l’attenzione sul tema. Le mie battaglie sui diritti civili e contro ogni discriminazione parlano per me, e questo impegno voglio portare in Europa", conclude Pilo.

"Ancora una volta la sinistra tenta di mistificare la realtà e non si fa problemi nel mettere in difficoltà l’Italia pur di attaccare il governo Meloni. Bene ha fatto la ministra Roccella a ribadire le motivazioni che hanno spinto l’Italia a non sottoscrivere la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+ presentata dalla presidenza di turno belga. Altro che politiche contro la discriminazione, sulle quali il governo italiano è in prima linea: si trattava invece di un trappola per imporre la cultura gender in tutta Europa contro il volere delle singole nazioni. Il governo Meloni si conferma baluardo contro le derive ideologiche di indottrinamento che la sinistra prova a diffondere in tutta Europa". Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Lorenzo Malagola.

"La destra sempre più ipocrita. Ieri, nella giornata contro l’omolesbobitransfobia, Meloni prima fa un comunicato dicendo che il Paese è in prima linea per i diritti di tutti, poi in UE i suoi parlamentari non firmano la dichiarazione UE sui diritti LGBTQIA+. Giù la maschera". Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci Pd, candidato nella circoscrizione Centro, alle prossime elezioni europee, con il Partito democratico.

''Attenzione, non confondiamo la teoria del gender con i diritti delle coppie omosessuali e delle persone omosessuali. Per me ogni persona ha il diritto di esprimersi, la teoria gender non c'entra nulla''. Lo ha detto Antonio Tajani, numero uno di Fi, a margine di una iniziativa elettorale a Verbania.

18 Maggio
Autore
Claudio Mascagni

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