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Renzi va all'attacco dei magistrati e di Bersani

Matteo Renzi

Il leader di Italia Viva si scaglia contro l'Anm per il rinvio a giudizio della vicenda Open. La magistratura risponde con una lettera

"Non c'è uno che non sappia che la vicenda finisca con un buco nell'acqua, è una tesi strampalata: pretendono di decidere chi è parito e chi è Fondazione". Lo ha detto Matteo Renzi a radio Leopolda, a proposito della indagine sulla fondazione Open. Si inasprisce lo scontro tra il senatore di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio con la magistratura,che ha risposto a tono.

"Io sono innocente, spero lo siano anche i giudici. Per verificarlo abbiamo chiesto a dei magistrati, noi ci fidiamo del sistema", ha spiegato il leader di Iv. "Provo umana tenerezza per Bersani. Tutte le volte che Bersani parla di finanziamento illecito ai partiti un cittadino di Taranto si sente male" ha detto Matteo parlando dell'inchiesta sulla Fondazione Open. "Bersani ha preso soldi dai Riva per fare la campagna elettorale, questa è la differenza. Io ho preso i soldi sequestrati ai Riva e li ho messi nel risanamento ambientale di Taranto. Scopri la differenza, guarda chi è più di sinistra. Bersani dovrebbe fare un gigantesco mea culpa", ha affermato il leader di Iv.

"A marzo ci sarà il conflitto di attribuzione in aula, dirò quello che penso. La politica non può restare tutte le volte a capo chino, deve chiedere il rispetto della legge. Io sto chiedendo di rispettare legge, non di non indagare. In un Paese normale non si dovrebbe chiedere di rispettare la Costituzione e la legge". ha rincarato Matteo Renzi.

"Ho citato una frase di Tortora, che ho cercato indegnamente di parafrasare. Io non sono degno di essere accostato a un personaggio così grande che ha subito più forte di noi le conseguenze dell'ingiustizia.Tortora è stato oggetto del più grande scandalo in assoluto della storia repubblicana, l'arresto, l'assurda campagna di odio e i suoi giudici, ma io preferisco parlare di persecutori, hanno fatto carriera. Questa è la cosa incredibile, al netto del dolore: coloro i quai sono stati soggetto di una campagna terribile e assurda hanno fatto carriera", ha spiegato il leader politico. "L'Anm dice che è intollerabile quello che ho detto sui magistrati? La mia vita è stata pubblicata in pasto sui giornali nel silenzio dell'Anm. La mia vita è stata scardinata con un dolore personale e familiare di cui non parlo. Mi auguro che nessuno viva quello che ha vissuto la mia famiglia". 

''Le parole del senatore della Repubblica Matteo Renzi, pronunciate non appena ha appreso della richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda Open, travalicano i confini della legittima critica e mirano a delegittimare agli occhi della pubblica opinione i magistrati che si occupano del procedimento a suo carico'' sottolinea l'Anm in un documento della giunta. ''I pubblici ministeri che hanno chiesto il processo nei suoi confronti sono stati tacciati di non aver la necessaria credibilità personale in ragione di vicende, peraltro oggetto di accertamenti non definitivi o ancora tutte da verificare, che nulla hanno a che fare con il merito dei fatti che gli sono contestati - aggiunge l'Anm -. Hanno adempiuto il loro dovere, hanno formulato una ipotesi di accusa che dovrà essere vagliata, nel rispetto delle garanzie della difesa, entro il processo, e non è tollerabile che siano screditati sul piano personale soltanto per aver esercitato il loro ruolo. Questi inaccettabili comportamenti, specie quando tenuti da chi riveste importanti incarichi istituzionali, offendono i singoli magistrati e la funzione giudiziaria nel suo complesso, concorrendo ad appannarne ingiustamente l'immagine di assoluta imparzialità, indispensabile alla vita democratica del Paese''.

"La magistratura è stata screditata non da quello che ha detto Renzi ma quello che ha fatto Creazzo", ha spiegato il leader di Iv.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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