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I giornali americani salutano Mattarella. E Salvini

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L'Economist: "rielezione Mattarella salva governo, ambizioni Draghi solo rinviate". Post: "C'è stabilità ma anche fallimento dei partiti. Male Salvini"

La rielezione di Sergio Mattarella al Colle, per quanto "assurda", dal momento che il presidente aveva detto più volte di non volere un secondo mandato, era "inevitabile ed è benvenuta: ogni altro esito avrebbe destabilizzato la coalizione di governo, forse precipitando" il Paese verso "elezioni anticipate". Lo scrive l'Economist in un articolo intitolato "La rielezione di Mattarella a presidente salva la coalizione di governo", nel quale si sottolinea come questo "liberi il talentuoso Draghi, che era il favorito all'inizio del voto, per restare primo ministro. Un ruolo molto più importante, soprattutto in un momento di grandi sfide per il Paese".

"Nei prossimi mesi, il governo deve rispettare scadenze rigide per le riforme e gli investimenti dettate dalla Commissione europea per ricevere i 200 miliardi di euro del Recovery fund - ricorda il settimanale - Se ci riuscirà questo determinerà la capacità dell'Italia di tirarsi fuori dalla stagnazione che affligge la sua economia da decenni". L'Economist riporta quindi "i timori che la mancata elezione di Draghi avrebbe potuto danneggiare la sua posizione e anche l'efficacia" della sua azione di governo. "Ma le ambizioni di Draghi non sono state deluse, quanto rinviate - prevede il giornale - Se, come sembra possibile, Mattarella si dimetterà prima della fine dei setti anni di mandato, Draghi avrebbe ancora buone possibilità di succedergli".

Intanto, chiosa l'Economist, "una crisi politica è stata evitata, almeno per un altro anno, e il centro è stato rafforzato a spese degli estremi".

La rielezione di Sergio Mattarella "rafforza la stabilità italiana a breve termine" ed è un "riconoscimento" per lo stesso presidente della Repubblica, ma "riflette anche il fallimento dei deboli e divisi partiti italiani". A scriverlo è il Washington Post, in un lungo articolo dedicato alla rielezione del "riluttante" Mattarella, in cui il quotidiano s'interroga sulla stabilità a lungo termine dell'Italia.

Durante il suo settennato, Mattarella ha usato diverse volte i suoi poteri "per evitare il deragliamento della democrazia" e ha infine nominato Mario Draghi, che ha dimostrato "una mano salda" nella guida del governo . Tuttavia, scrive il giornale, "gli analisti notano che un paese che dipende solo da due figure non è dopotutto così stabile e che i negoziati per scegliere il successore di Mattarella hanno sottolineato le fratture". E "le divisioni venute allo scoperto questa settimana renderanno più difficile governare il paese" fino alle elezioni del 2023. "Gli analisti ritengono che la figura più danneggiata da questa settimana" sarà il leader della Lega Matteo Salvini, scrive ancora il Post.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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