Da Istat dati positivi anche se gonfiati da inflazione
Secondo i dati Istat resi noti oggi, a maggio le vendite in valore al dettaglio salgono dell'1,9% rispetto al mese precedente e del 7% su base annua
"Dati inaspettatamente positivi, anche se per quanto riguarda i beni alimentari si tratta solo di un miraggio dovuto all'inflazione senza la quale le vendite sarebbero in territorio negativo e passerebbero da +4,5% a -2,8%, con un salto di ben 7,3 punti percentuali. Anche per quanto riguarda i lusinghieri confronti con maggio 2021 è solo un'illusione ottica, considerato che fino a oltre metà maggio 2021 i centri commerciali erano ancora chiusi nel weekend e riaprivano solo dal 22 maggio in zona gialla" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"In ogni caso, anche se i dati sono gonfiati dall'inflazione, il giudizio resta positivo visto che non solo le vendite di maggio in valore, nei dati destagionalizzati, sono superiori sia nel confronto con quelle di febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, con +5,4%, che rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, con 6,6%, ma anche quelle in volume, +0,8% su febbraio 2020 e +2,1% su gennaio 2020" conclude Dona.
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