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Valentina Vezzali: 'sport e scuola futuro dell'Italia'

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L'ex campionessa di scherma, oggi sottosegretario allo sport, promuove la rivoluzione culturale nel Paese tramite lo sport

"Lo sport questa estate ha rappresentato la locomotiva emozionale del nostro Paese, ci ha fatto capire quanto può dare e quanto ci può far riunire attorno alla nostra bandiera. In 40 anni e più passati nel mondo sportivo non ho mai visto una Italia così vincente, una Italia che da una situazione di piena emergenza ne è uscita nel migliore dei modi". Il sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali, ospite di 'Tg2 Italia' su Rai2, ha affrontato a tutto tondo il sistema sport nel nostro paese.

"Stiamo vincendo ovunque ed è veramente fantastico. Vorrei che questa estate non finisse mai e che lo sport continuasse a vincere anche in ottica olimpiadi invernali a Pechino".

"Un'altra battaglia sarà quella affinché le palestre scolastiche rimangano aperte il pomeriggio a favore delle associazioni sportive, non tutti lo fanno perché la scelta è lasciata all'autonomia della scuola" continua Vezzali al 'Tg2 Italia' su Rai2.

"In Italia siamo al quintultimo posto in Europa come praticanti, l'obiettivo è che il maggior numero possibile di persone si avvicini allo sport -prosegue l'ex campionessa di scherma-. Una vera rivoluzione culturale per il mondo dello sport e per radicarlo nel Paese è partire dalla scuola: sport e scuola molto spesso vengono visti in contrapposizione ma devono andare a braccetto".

"L'altro giorno quando ho saputo che nella Legge di bilancio è stata inserita questa nuova norma con l'introduzione della figura specialistica nella scuola primaria per insegnare scienze motorie ho esultato un po' come se fosse una medaglia olimpica. Una norma attesa da tempo, già negli anni '70 si doveva introdurre questa figura di cui si parla da anni. Fin dal mio insediamento mi sono occupata di questo tema, si partirà con l'anno scolastico 2022-23 dalle quinte e poi l'anno successivo dalle quarte -prosegue la sei volte campionessa olimpica-. Non è stato semplice è un investimento molto importante ma i numeri possono essere orientati dalla volontà politica di far crescere i nostri figli nell'ottica del benessere, di far capire l'oro il significato della psico-motricità".

"Ho cominciato a praticare scherma a 6 anni perché i miei genitori il pomeriggio lavoravano e volevano che le figlie crescessero in un ambiente sano. Quello che auspico dopo aver introdotto questa norma è che nei prossimi anni riusciremo ad estenderla e a stabilizzarla fino alla prima", conclude Vezzali.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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