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Perde ma vince: Coletta è ancora sindaco di Latina

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Tradizionalmente il primo cittadino del capoluogo pontino perde sempre al primo turno, come stavolta. Al centrodestra non basta il 60,50%

Ha perso ma ha vinto di nuovo. Strana la politica certe volte, ma il risultato delle urne premia ancora Damiano Coletta, da oggi di nuovo sindaco di Latina, che perde sempre al primo turno ma poi ribalta il risultato nell'over time. In questa città fondata nel 1932 da Benito Mussolini vince ancora il centrosinistra, ma la sfida incentrata nelle 22 sezioni dopo le anomalie denunciate e raccolte a distanza di 1 anno dalla magistratura hanno offerto un ulteriore tempo supplementare alla sfida tra il sindaco decaduto per volere del Tar e Vincenzo Zaccheo, sindaco qui in Palude dal 2002 al 2010 e anima più o meno desiderata del centrodestra. Certo, la tornata elettorale coinvolgeva anche gli altri candidati a sindaco (e gli aspiranti consiglieri comunali), ma inutile usare giri di parole di circostanza: la sfida era a due ed è stato scontro da OK Corral, con i social network che hanno offerto uno spettacolo indecoroso, tipico da bidet.

Coletta, si ricorderà, era stato eletto al ballottaggio nell'ottobre scorso, ribaltando ancora una volta il pronostico da sfavorito (come accaduto nel 2016 quando aveva sfidato a sorpresa il candidato del centrodestra Nicola Calandrini), ora un'altra sfida al primo turno dove tradizionalmente è sempre uscito sconfitto: anche stavolta le 22 sezioni hanno votato per il 60,50% il candidato di centrodestra mentre a lui è toccato il 34,74%, una percentuale bassa ma che gli consente di restare in sella proprio in virtù del ballottaggio vinto a ottobre 2021. 

In questi minuti si è tutti concentrati nel sapere gli scarti tra i consiglieri comunali eletti, considerando che forse dai primi conteggi i consiglieri Annalisa Muzio (Fare Latina) e Gianluca Bono (M5S) dovrebbero restare fuori dal consesso comunale, che invece avevano guadagnato a ottobre in virtù della candidatura a sindaco. I due, si ricorderà, avevano appoggiato Coletta proprio per evitare una sfiducia automatica per via dell'anatra zoppa. Forza Italia, che aveva sostenuto quella consiliatura, seppure contravvenendo ai patti partitici col centrodestra, alla vigilia di queste stranissime minielezioni ripetute tramite i suoi vertici ha tuonato che l'esperienza con Coletta è comunque terminata e che la sfiducia sarà il primo atto nel 'rinnovato' consiglio comunale. Proclami che, ovviamente, avranno necessità di un'azione.

Al di là dei toni trionfalistici dei due schieramenti, resta infatti da vedere cosa accadrà. "Le elezioni di ieri hanno visto il centrodestra con Zaccheo prendere il 60,5 % dei voti, contro Coletta che ha preso il 34,7%. Questa è una bella rivincita: i cittadini hanno bocciato Coletta sovvertendo ciò che è successo nella precedente tornata. La maggioranza in Consiglio è quindi di centrodestra e faremo ciò che ci hanno chiesto i cittadini facendo in modo che tutto possa tornare alla normalità nel più breve tempo possibile" dice Claudio Durigon, deputato della Lega e coordinatore regionale del partito nel Lazio, commentando l'esito del voto a Latina. "E' stato - osserva Durigon - un risultato schiacciante per il centrodestra ed è di buon auspicio sia per le elezioni nazionali sia per elezioni regionali qui nel Lazio. La cittadinanza ha bocciato Coletta e questo è solo il primo avviso di sfratto alla sinistra".

"Tanti discorsi su previsioni e sondaggi. Quando poi votano i cittadini in carne ed ossa vinciamo. Nella notte la notizia della vittoria di Damiano #Coletta nella ripetizione delle elezioni a #Latina" scrive su Twitter Enrico Letta, segretario del Pd.

"Questa è la terza sconfitta per la destra a Latina ed è stato possibile anche grazie a una destra liberale che ci ha sostenuto. Nelle 22 sezioni in cui è stato fatto ricorso, il mio avversario non ha raggiunto il quorum per la vittoria al primo turno. Voglio quindi ringraziare la cittadinanza che ha dimostrato nel nostro progetto politico fiducia e ci ha dato sostegno" dice Damiano Coletta, neosindaco di Latina commentando la sua rielezione.

"Siamo ora in una fase cruciale: avevamo molti progetti per il Pnrr prima che la giunta decadesse e ora devono decollare. In questo modo - sottolinea Coletta - faremo arrivare sul territorio tra i 70 e gli 80 milioni di euro. Ci dobbiamo subito mettere al lavoro perché non possiamo più permetterci altre fasi di stallo. Dobbiamo proseguire col lavoro svolto e per questo voglio fare un appello: non è più il tempo di fare schermaglie dialettiche o speculazioni politiche. Si lavori ora tutti insieme per il bene di Latina".

Il neosindaco lancia l'appello così anche alla destra liberale e implicitamente a tutte quelle forze politiche e partitiche di buona volontà. Ma c'è da affrontare ancora una volta il nodo dell'anatra zoppa, aspetto probabilmente rimandato dopo il 25 settembre, quando i destini nazionali decideranno anche quelli di Latina. E così quel che è certo è che l'agonia politica del capoluogo pontino continuerà.

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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